Timida una foglia dal ramo si è staccata, sulla mia spalla lieve si posa quasi mi accarezzasse leggera, come un sogno che non ti appartiene ma ti sfiora. Novembre si affaccia grigio di nuvole, gonfio di vento mi ricorda di Te, bell'uomo, dei tuoi passi lenti che calpestano le foglie del viale del tuo ultimo saluto. L'autunno, la fine di un anno che avanza la fine di un sogno o forse un'idea per iniziare nuovamente a sognare, per lasciarsi andare al marrone sbiadito delle foglie e con loro in alto volare, toccare il cielo con un dito e sulla nuda terra riposare. A novembre l'ultimo abbraccio, l'ultimo bacio tra le ultime foglie bagnate di pioggia ed i miei occhi perduti tra le lacrime, mentre indelebile nella mia anima respiri scorre l'autunno e si affaccia l'inverno e... attendo di Te l'arrivo in primavera le tue labbra sulle mie labbra la tua carne, la mia carne il fuoco che brucia la passione i respiri che si confondono la fine di un sogno... l'inizio di una realtà.
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