Scritta da: Giuseppe Cutropia

Dirti t'amo

Dirti "t'amo"...
che gioia averlo potuto fare.
Infinita fu l'emozione di quando,
per la prima volta,
i miei occhi lo pronunciarono ai tuoi.
Si,
in fondo le parole tra di noi... beh,
a che servivano,
quando potevamo emozionarci
ascoltando semplicemente i nostri cuori.

Di ogni luogo abbiamo fatto il nostro nido,
dove poterti far sentire amata e io,
beh...
l'uomo più ricco sotto questo cielo.
Del resto,
quale ricchezza poteva ornare i miei occhi,
se non il tuo sorriso.

Di ogni vicolo, di quelli dove ci piaceva tanto posare lo sguardo,
ne abbiamo fatto un sentiero dove
poterci innamorare ancora...
e ancora.

Di un lago ne venivano calpestate le rive da passi indifferenti.
Ma per noi,
noi vi lasciammo l'impronta di così tante emozioni, respirate e vissute...
che ogni piccolo sasso parlava di noi.

E ora,
osservando queste sponde,
il mio cuore viene pervaso da una triste nostalgia.
Il muoversi delle acque verso di me,
sembrano quasi volermi abbracciare.
Ma quale conforto potrà mai portare pace a questa inquietudine
nella quale pure l'anima mia sta affogando.

Forse... sì,
forse potrei donare un "ti amo" a queste acque,
cosicché il suo dolce, seppur nostalgico suono,
possa riecheggiare per tutta la valle.
E che le montagne ne possano udire e carpire
l'amore immenso che vi è racchiuso.
E che il vento se ne possa fare messaggero,
fino a condurlo nuovamente a te.
Quale dono potrei mai farti,
se non questo semplice ma intenso...
"ti amo".
Composta martedì 15 agosto 2017

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    Scritta da: Giuseppe Cutropia
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    A M.R.

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