Qui dunque fui bambina. Alla marina crescevo accanto: l'anima digiuna d'ogni perché - famelica altrettanto. Gigli ad oriente, la riva era una spada. Stupendo sacrilegio imporvi un segno - l'arco del piede - premere col viso La freschezza deposta dalla luna. Il mare straripava nel sereno a livello dei cigli. Ah, la bellezza che pativo, non mia, che mia stringevo in quel primo singhiozzo di creatura che s'arrende all'immenso - era già il pegno, la stigmata che in me sfolgora e dura.
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