Ascolta: come sono vicine le campane! Vedi: i pioppi, nel viale, si protendono per abbracciarne il suono. Ogni rintocco è una carezza fonda, un vellutato manto di pace, sceso dalla notte ad avvolger la casa e la mia vita. Ogni cosa, d'intorno, è grande e ombrosa come tutti i ricordi dell'infanzia. Dammi la mano: so quanto ha doluto, sotto i miei baci, la tua mano. Dammela. Questa sera non m'ardono le labbra. Camminiamo così: la strada è lunga. Leggo per un gran tratto nel futuro come sul foglio che mi sta dinnanzi: poi, la visione cade bruscamente nel buio dell'ignoto, come questa pagina bianca, che si rompe, netta, sul panno scuro della scrivania. Ma vieni: camminiamo: anche l'ignoto non mi spaventa, se ti son vicina. Tu mi fai buona e bianca come un bimbo che dice le preghiere e s'addormenta.
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