Madre diletta, mia sognata e vera verità, mia splendente meraviglia, madre diffusa come l'ape e il miele madre sostanza, tienimi nascosta dentro il tuo manto sì che io non veda sotterfugi ed inganni, in te io pura ridivento, siccome una bambina. Madre t'ho vista un giorno mentre prona sul pavimento t'invocavo piano eri bella e possente e mi guardavi con infinita eterna tenerezza a che più dirti, io non ho parole ma tu hai l'incanto delle cose buone, tu hai le parole che non hanno voce e che pure traversano le mura d'ogni esultanza, o madre che fanciullo tenesti il Cristo, guarda alle mie braccia che sono vuote e colmale di fiori o di spine o di luce o di tormento come ti piaccia e rendimi felice.
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