Potrò vederti ancor com'eri prima potrò tenerti in cor più stretta ancora ma al tuo splendor ritorna come allora quando ai poeti, oh Napoli, desti la rima!
Potrò ammirar così tutti i tuoi incanti potrò ogni meraviglia raccontare sarà il Vesuvio, sarà il cielo e il mare non certo sarà quel dei cuori affranti.
Potrò scrutar per bene i vicoletti potrò scoprire strade e sotterranei citar antichi artisti e contemporanei dai saltimbanchi ai più grandi intelletti.
Potrò far aneddotiche cumane potrò narrar l'istoria della pizza se occorre illustrerò ciascuna piazza da quella del Gesù con le campane.
Potrò fermarmi dalla "Bersagliera" potrò assaggiar spaghetti con il mare un mandolin sarà ad accompagnare taralli, tarantelle e una chitarra.
Potrò cantar le tue canzon più belle potrò intonar la dolce "Reginella", "Pusillecò nsentimento", "Lazzarella" senza dimenticar nessun tra quelle.
Oh, mia città, potrò far tutto questo ed altro ancora, ma al tuo splendor ritorna come allora!
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