Sono giorni che mi passi davanti come ombra sottile che vuol sottrarsi al sole dai cui raggi caldi però è attratta. Ombra che si colora della tua anima e svela quel che tu non sveli, spiega quel che tu non spieghi. Passi furtiva, leggera, indifferente, ma il tuo sorriso chiaro non m'inganna, è bianco come petali di margherita, m'ami o non m'ami? Mi vien di gridare! Ieri, sono entrato in quel bar, e guardando dal vetro opaco della finestra ti ho notata. Uscendo, con passo veloce, ho attraversato la piazza deserta, e tu, con mia sorpresa, eri li dinanzi a me. Sono subito entrato in auto, ti ho invitato a fare altrettanto, ma tu immobile davanti al finestrino con la primavera nel cuore, sei rimasta muta, senza parole. Com'eri bella, finalmente arrendevole, hai dato voce ai tuoi pensieri nel momento più inatteso, insperato, si, proprio mentre fuori pioveva a dirotto, e tu, fradicia di pioggia, non avevi l'ombrello.
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