Attesa senza attesa come un filo lento tra le dita, sul cuscino imbevuto di sonnolenza, vedo i lumi teneri cecati dal barbaglio, il sol coi raggi scorrazzar scintille sulle stille di pianto, l'onda che insiste sulla battigia tormentata... d'un tratto l'alba col chiaror dei raggi scioglie le fantasie del buio, mi richiama a galla nello stagno tra la moltitudine scolpita e lo sguardo pietroso della mummia.
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