Ti vedo in un divenire di colori a imbrattare col sorriso come fosse il paradiso a ricoprir di stelle il mare con un bocciolo -uno solo- e il riflesso a riempire sogni agognati timidi allontanati acchiappati e poi sbattuti sul muro della speranza nel silenzio inquieto -forse malato- di una stanza a cestinar memoria lasciandosi cadere nell'ebbrezza di una spugna ad assorbire la combattuta stremata divertita provocata sfidata acclamata e maledetta -a volte avida e impacciata- vita.
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