Sono giorni di mesi e di anni ore e minuti con secondi passi a gattoni trascinandosi vagiti che diventano canzoni poi in piedi parole negli occhi binocoli cielo stanze palloni neri sino al primo grido di liquido amniotico che diventa colore di pelle di carne di verità ingenuità di prime corse per strada e - fatalità - durezza di suole consumate di corse inseguite di ginocchia sbucciate di pioggia senza ombrello di sole solo ingarbugliato il pensiero alla ricerca del siero tra l'adulto e l'altro bambino a volte, manichino tra il bianco e il nero attonito il grigio arriva, anche, l'arcobaleno orgoglio paura dubbio felicità la tristezza più in là fa fu ricordi memorie di eventi senti menti tanti ponti di giocattoli fortunati poi di penne colorate di quaderni ordinati di libri di arnesi e stare lì a guardare disegnare sognare scarabocchiare accompagnare sostenere... Boh! Amare.
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