Scritta da: Andrew Ricooked

Accendi qualche candela profumata e prendi i cuscini

Ancora mezzanotte.
Ancora sabato sera.
Ancora davanti al pc.

Mi sentivo immortale.
Mi sentivo invincibile.
C'eri tu,
e c'ero io.
Ma soprattutto c'eri tu che volevi me.
E io stupido uomo come tutti gli altri ero
incredulo
che un angelo così bello volesse proprio me.
Perché io?
Perché tanta fortuna?
Perché tanto amore?

Adesso non ci sei più da un bel po'.
Non riesco a capire se non riesco più a
rialzarmi
o se non
voglio.
Che differenza fa?

Le nostre promesse si sono infrante.
I nostri sogni spezzati.

- le persone cambiano - mi hai detto.
- tu non c'entri, non hai colpe -
- solo che non provo più quello che provavo prima -
Non ho mai capito queste tue parole...
Ancora non riesco a crederci.
Forse non eri reale,
si,
è così.
Stavo sognando, stavo facendo un bellissimo sogno.
Il miglior sogno di sempre...
adesso sono di nuovo sveglio.

E solo.

Di nuovo.
Ancora una volta senza nessuno intorno.
- di solitudine si muore - mi dicevano.
Io sono ancora vivo.
Vivo.
Vivo è una parola un po' forte.
Vivere non dev'essere questo ma qualcosa di completamente
differente.
Molto differente.
Sicuramente non questo.

Per ogni "coppia storica" esiste una "personasola".

Siamo 7 miliardi di anime che si ignorano.
Amori mai cominciati.
I nostri sguardi si incrociano all'infinito ma non ci
vediamo.
Mai.
Con le spalle al muro.
Spaventati a morte.
Paura d'essere feriti, di nuovo, ancora e ancora.

Avrei fatto di tutto per te.
Avrei dato tutto per te.
Ma che importanza ha adesso?

Tu sarai andata avanti, fredda e gelida come l'inverno mi avrai
sepolto
sotto cumuli di neve bianchissima.
Avrai sepolto me e tutto quello che c'era tra di
noi.
Come un antico faraone hai chiuso il mio corpo
in profondità
al buio.

Occultamento di cadavere si chiama.

Sono morto ma cammino.
Faccio finta di niente.
La polizia nemmeno sospetta di te.
Innocente creatura...

Il set di coltelli che mi hai lascito in eredità ancora li conservo con
me.
Il sangue rosso col quale prima coloravo il tuo cuoricino adesso
ossida le lame e
cade
scivola
scorre
giù
veloce
s'infiltra
nella terra a cui appartengo
a cui mai e poi mai mi slegherò.
Composta domenica 16 marzo 2014

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