Quante luci spezzano il buio della notte Quante urla, quante grida Quanta gente lacera il sacro silenzio E si diverte in quella casa. E tu, o notte, osservi tutto e tutti. Vedi loro brindare e divertirsi E vedi me, solo a passeggiare A pensare e ripensare a chi non c'è più Perché non riesco ad entrare là con loro?
Cosa c'è in me di diverso? Che mi trattiene ora che son solo? Ora che non ho più lei? Perché? Lei era bella! Ti ricordi, o notte, quando vagando, abbracciati senza meta, in silenzio, senza rompere la quiete ci sedevamo sotto il faggio e ci amavamo?
Eravamo felici, aspiravamo il profumo Del grano e dei papaveri in fiore Ci specchiavamo in un raggio di luna Vivevamo di baci, di promesse, del nostro amore. Ma non durò a lungo Di giorno non ci capimmo più Tu non c'eri ad aiutarci con la tua pace Litigammo e lei partì. Siamo rimasti soli io e te, notte Tu ancora testimone della mia vita Io, coi miei ricordi in quei silenzi Non entro là, e son qui a chiedermi come mai.
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