Grandi stanze di vecchie case avite di provincia piene di fischi di navi lontane, piene di spenti rintocchi di campane e di battiti profondi d'orologi antichissimi. Nessuno abita piú qui dentro eccetto le ombre, e un violino appeso al muro, e le banconote fuori corso sparse sulle poltrone e sul letto largo con la coperta gialla. Di notte scende la luna, passa davanti agli specchi esanimi e coi gesti piú lenti rassetta dietro i vetri i fischi d'addio delle navi affondate.
Stanze abitate dalla Solitudine e persino da una nota di rimpianto nche la luna- silenziosa e sola- evidenzia assieme al ricordo di antichi naufragi - nel mare o nell'anima.
mi sono state regalate due poesie di ritsos, quando non lo conoscevo ancora, e sono le due che mi hanno fatto innamorare di lui per sempre.
Se qualcuno che non le conosce le volesse, sono pronta a trascriverle.
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