Disperato il tuo impulso, divora il tuo silenzio. Tenace e perverso, non ha tempo, solo capriccio, senza colpa nell'atto a tuo contrario, al mio cospetto, giustiziere e martire, allo stesso tempo, tu, passione e sentimento, fugace, meschina canaglia, che ardi in fiamme dell'inferno, che innalzi e alimenti, erotismo e appagamento, inquietudini abissali senza intento, che non spirano come i giorni, in pochi istanti.
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