Zum Wein, zu Freunden bin ich dir entflohn, Da mir vor deinem dunklen Auge graute, In Liebesarmen und beim Kiang der Laute Vergaß ich dich, dein ungetreuer Sohn.
Du aber gingest mir verschwiegen nach Und warst im Wein, den ich verzweifelt zechte, Warst in der Schwüle meiner Liebesnächte Und warest noch im Hohn, den ich dir sprach.
Nun kühlst du die erschöpften Glieder mir Und hast mein Haupt in deinen Schoß genommen, Da ich von meinen Fahrten heimgekommen: Denn all mein Irren war ein Weg zu dir.
Fuggendo da te mi sono dato ad amici e vino, perché dei tuoi occhi oscuri avevo paura, e nelle braccia dell'amore ed ascoltando il liuto ti dimenticai, io tuo figlio infedele.
Tu però in silenzio mi seguivi, ed eri nel vino che disperato bevevo, ed eri nel calore delle mie notti d'amore, ed eri anche nello scherno, che t'esprimevo.
Ora mi rinfreschi le mie membra sfinite ed accolto hai nel tuo grembo il mio capo, ora che dai miei viaggi son tornato: tutto il mio vagare dunque era un cammino verso di te.
Nel vino e negli amici ti ho fuggita,
poichè dei tuoi occhi cupi avevo orrore,
io figlio tuo infedele ti obliai
in braccia amanti, nell'onda del fragore.
Ma tu mi accompagnavi silenziosa,
eri nel vino ch'io bevvi sconsolato,
eri nell'ansia delle mie notti d'amore,
perfino nello scherno con cui ti ho dileggiata.
Ora conforti tu le membra mie spossate,
hai accolto sul tuo grembo la mia testa,
ora che dai miei viaggi son tornato:
giacchè ogni mio vagare era un venire a te."
Hermann Hesse
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