Lo avrai camerata Kesserling il monumento che pretendi da noi italiani ma con che pietra si costruirà a deciderlo tocca a noi non con i sassi affumicati dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio non con la terra dei cimiteri dove i nostri compagni giovinetti riposano in serenità non con la neve inviolata delle montagne che per due inverni ti sfidarono non con la primavera di queste valli che ti vide fuggire ma soltanto con il silenzio dei torturati più duro d'ogni macigno soltanto con la roccia di questo patto giurato fra uomini liberi che volontari si adunarono per dignità non per odio decisi a riscattare la vergogna e il terrore del mondo su queste strade se vorrai tornare ai nostri posti ci ritroverai morti e vivi con lo stesso impegno popolo serrato intorno al monumento che si chiama ora e sempre Resistenza.
ringrazio i miei genitori di avermi insegnato quanto sia importante la libertà e di tutto ciò che ne consegue. io ho cercato a mia volta di insegnare ai miei figli le stesse cose, i quali spero tanto le trasmettano ai loro figli..per non dimenticare, per non cambiare la storia con revisionismi assurdi e di facciata perché anche oggi deve "fischiare il vento e urlare la bufera..."
ero piccolissima e sopra la porta di casa all'interno vedevo appeso un quadretto con dei versi pensavo fosse una preghiera.quando ho imparato a leggere quelle parole mi hanno impressionato ed ho chiesto a mio padre (comunista) di raccontarmi.Ancora oggi quelle parole di Calamandrei mi portano all'animo una grande emozione.ORA E SEMPRE RESISTENZA.
ieri sera mio papa mi ha detto a memoria questa poesia raccontandomi il suo vissuto tra tedeschi e partigiani...sono modenese....lo ringrazio per avermela fatta cercare e leggerla con calma....sono pezzi della nostra storia che vanno via via scomparendo dalla memoria...peccato...ma grazie alle poesie che rimangono
questa poesia scritta nel 1953 da calamandrei denunciava i tentativi di riscrivere la storia, per assolvere i fascisti delle loro atroci responsabilità.
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