Occhi, laghi alla sola mia ebbrezza di rinascere Altro dall'istrione che col gesto ridesta Come piuma di lampade ignobili la cenere, Ho bucato nel muro di tela una finestra.
Nuotando traditore con gambe e braccia sciolte, A molteplici balzi, rinnegando nell'onda Il falso Amleto! È come se mille e mille volte Per vergine sparirvi innovassi una tomba.
Ilare oro di cembalo che una mano irritò Il sole tocca a un tratto la pura nudità Che dalla mia freschezza di perla io esalai,
Rancida nera pelle quando su me è passata, Ch'era tutto il mio crisma io ignorato, ingrato!, Quel trucco dentro l'acqua perfida dei ghiacciai.
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