Che stai? Già il secol l'orma ultima lascia; dove del tempo son le leggi rotte precipita, portando entro la notte quattro tuoi lustri, e obblio freddo li fascia.
Che se vita è l'error, l'ira, e l'ambascia, troppo hai del viver tuo l'ore prodotte; or meglio vivi, e con fatiche dotte a chi diratti antico esempi lascia.
Figlio infelice, e disperato amante, e senza patria, a tutti aspro e a te stesso, giovine d'anni e rugoso in sembiante,
che stai? Breve è la vita, e lunga è l'arte; a chi altamente oprar non è concesso fama tentino almen libere carte.
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