Scritta da: Silvana Stremiz
Corrò la fresca e matutina rosa,
che, tardando, stagion perder potria.
So ben ch'a donna non si può far cosa
che più soave e più piacevol sia,
ancor che se ne mostri disdegnosa,
e talor mesta e flebil se ne stia:
non starò per repulsa o finto sdegno,
ch'io non adombri e incarni il mio disegno.

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    Scritta da: Silvana Stremiz
    Riferimento:
    canto 1, paragrafo 58

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