Piovea di sangue e di fiammelle un nembo Cui sette Serafini a capo chino, Onde raccôr, stendean l'aurato lembo; E aprissi il Cielo, e scese un Cherubino Con un Calice in mano ov'era scritto A note di adamante: Amor Divino. E poi ch'ebbe tre volte circoscritto Lo spazio delle sfere, a posar venne Sul tronco ove lavossi ogni delitto; Indi abbracciollo, e Cantico solenne Coi Spiriti minori erse in dolore, Dolce battendo di fulgor le penne. E a me, cui maestà cerchiava il core, Scrivi scrivi, gridò, ciò che vedrai, Chè queste son l'alt'opre del Signore. A lui per riverenza io m'atterrai, E al suon di tromba vidi in Orïente Splender igniti abbarbaglianti rai
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