Scritta da: Silvana Stremiz
Qual istordito e stupido aratore,
poi ch'è passato il fulmine, si leva
di là dove l'altissimo fragore
appresso ai morti buoi steso l'aveva;
che mira senza fronde e senza onore
il pin che di lontan veder soleva:
tal si levò il pagano a piè rimaso,
Angelica presente al duro caso.

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    Scritta da: Silvana Stremiz
    Riferimento:
    canto 1, paragrafo 65

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