Scritta da: Silvana Stremiz
Già non fero i cavalli un correr torto,
anzi cozzaro a guisa di montoni:
quel del guerrier pagan morì di corto,
ch'era vivendo in numero dè buoni:
quell'altro cadde ancor, ma fu risorto
tosto ch'al fianco si sentì gli sproni.
Quel del re saracin restò disteso
adosso al suo signor con tutto il peso.

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    Scritta da: Silvana Stremiz
    Riferimento:
    canto 1, paragrafo 63

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