Scritto nel giorno in cui Leigh Hunt uscì di prigione
Benché imprigionato per aver detto il vero a un principe adulato, il generoso Hunt, in spirito immortale, libero si è serbato, come nobile allodola richiamata dal cielo. Lacchè dei Grandi, che cosa ti aspettavi? Ch'egli avrebbe fissato i muri della cella finché tu controvoglia ne riaprissi la porta? No! più alta e felice era già la sua sorte! Nelle corti di Spenser egli vagò, in pergole leggiadre, colse magici fiori, audace risalì, con Milton, i campi d'aria; e in feudi a lui certi da vero genio fece inebrianti voli. Chi potrà la sua fama funestare quando sarete morti tu e la tua ciurma di mariuoli?
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