E se dicessi che non aspetterò! E se forzassi il cancello di carne e passandolo corressi verso di te! E se limassi questo corpo mortale, vedessi dove duole - è sufficiente - e camminassi nella Libertà! Non potranno più prendermi, mai più! Chiamino pure le prigioni e implorino i fucili, insensati ormai per me, come il riso di appena un'ora fa, o i pizzi, o il circo, o chi è morto ieri.
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