Scritta da: Umiltà

La nonna ed io

Mano nella mano la nonna e io andavamo.
Le spalle curve dagli affanni
mostravano i suoi anni.
Narrava d'ogni strada la sua storia
ed io imparavo a memoria.
Nelle sere estive, dalla collina,
Morgana, magicamente
ci mostrava uno scenario imponente.
Reggio, al di la del mare
la si potea toccare.
Dietro i monti calabri
la luna faceva capolino
alzandosi pianino.
Vedendo il mio stupore, diceva dolcemente:
"E la gente, che con lunghe forcine
alzano l'astro d'argento su nel firmamento".
Poi lampade barcaiole,
la cara madonnina;
che incanto!
La brezza marina batte sul mio viso
socchiudo gli occhi,
sono in paradiso.
Nel pensier tacito e silente
torno a vederti accanto sempre
bianca, dolce, delicata,
eri tu nonnina tanto amata.
Composta venerdì 30 novembre 1979

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    Scritta da: Umiltà
    Dedica:
    A nonna Domenica mamma di mia mamma.

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