Sulla luce, mettevi sempre un velo, una luce soffusa per nascondere la voglia sempre più confusa e chiudevi gli occhi per non guardarlo in viso ed il pensiero dove andava, quando ti sfiorava Scivolava sulla pelle e tu come fosse niente evitavi di pronunciarne il nome e quel suo chiamarti amore, ma tu sempre assente. Riconoscevi al tatto il suo corpo e non era quello che desideravi eppure senza mai respingerlo, continuavi. Più che un piacere, era una sorta di tormento che volevi infliggere ai tuoi sensi con un certo compiacimento perche non trovavi mai il coraggio in quel momento di dirgli in faccia: basta, non ti sento.
Commenti