Quando partirai, diretto ad Itaca, che il tuo viaggio sia lungo ricco di avventure e di conoscenza.
Non temere i Lestrigoni e i Ciclopi nè il furioso Poseidone; durante il cammino non li incontrerai se il pensiero sarà elevato, se l'emozione non abbandonerà mai il tuo corpo e il tuo spirito. I lestrigonu e i Ciclopi e il furioso Poseidone non saranno sul tuo cammino se non li porterai con te nell'anima, se la tua anima non li porrà davanti ai tuoi passi.
Spero che la tua strada sia lunga. Che siano molte le mattine d'estate, che il piacere di vedere i primi porti ti arrechi una gioia mai provata. Cerca di visitare gli empori della Fenicia e raccogli ciò che v'è di meglio. Vai alle città dell'Egitto, apprendi da un popolo che ha tanto da insegnare.
Non perdere di vista Itaca, poiché giungervi è il tuo destino. Ma non affrettare i tuoi passi; è meglio che il viaggio duri molti anni e la tua nave getti l'ancora sull'isola quando ti sarai arricchito di ciò che hai conosciuto nel cammino. Non aspettarti che Itaca è povera, non pensare che ti abbia ingannato. Perché sei divenuto saggio, hai vissuto una vita intensa, e questo è il significato di Itaca.
Devo fare i complimenti al traduttore perchè è riuscito ad interpretare la poesia nel modo più orribile che abbia mai visto. Non so chi sia il traduttore in questione ma evidentemente non crede vi sia una differenza tra conoscenza-stato mentale di chi conosce e conoscenze-cose e persone conosciute. Non è il popolo che ha tanto da insegnare ma i sapienti "a imparare dai sapienti". Il gran finale non è nemmeno in italiano("non aspettarti che Itaca è povera") e non conclude dicendo "Perchè sei divenuto saggio, hai vissuto una vita intensa, e questo è il significato di Itaca" ma "diventato così saggio, con tutta l'esperienza che ti sei fatto, ora avrai capito cosa vuol dire un'Itaca". Non dice che il significato di Itaca è diventare saggio e vivere una vita intensa ma che solo allora capirai cosa è un'Itaca, o letteralmente" cosa vogliono dire le Itache"
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