Sali sul trono sorseggiando petali di momenti intensi accompagnato da progetti e mille bisce che raccolgono scarti dei tuoi sogni, e procedono adagio dietro te per non perdere attimi intesi come unici ma ma... i giocando per prima, mai un volo come protagonisti.
Il mare va e non si ferma e mentre la mia barca ondeggia sfidando tempeste, rotolando nella sabbia bagnata, mille donne che si affacciano a consolare ogni peccato, massaggiando le mie fatiche raccogliendone i frutti. Il mare porta con se i rumori del mattino nella luce.
Duro come un asse di cristallo e svenato come un lombrico la mia strada che giunge sul divieto di entrata e uscita, alla porta le mille bisce che dimenticano l'inutile; poi provare a ricucire i mille buchi rimasti, poi provare a curare i mille mali che perseguono.
Nessun rimpianto, nessuna vendetta, nessuna paura perché il mare va e quantunque la tempesta ti trascini l'importante è riprendere il timone che sia volto a rientrare prima dell'alba.
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