Ritorna nei posti dove eri, ritorna nei resti del passato ci sono migliaia di barbe incolte ad aspettarti pronte all'azione. Colpisci senza tregua, poi fuggi e con gli avanzi di rabbia e polvere da sparo istruisci i nascenti ad andare oltre.
Ritorna prima che invecchi il tempo, ritorna a liberare gli onesti prigionieri, è troppo spesso il muro di sospetti sul macabro che avanza e intona cori da versare sui lutti. Colpisci senza tregua, poi fuggi e non perderti in spiegazioni futili per ignari e passanti sul bordo, oltre la meta verso la vita.
Ritorna a generare il dissenso e togliti i vestiti che non ti calzano affatto, ritorna suonando alle porte dei borghi saranno fin troppi ad essere pronti. Colpisci senza tregua, poi fuggi e agita in te quel cuore sconsiderato, nessuna gentilezza per i poderosi dominanti.
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