Le fanciulle russe

Hai visto, cantore di Teo,
Come sul prato di primavera il bycok
Danzano le giovani russe
Al suono dello zufolo del pastorello?
Come, col capo reclinato, camminano,
Il tempo battendo coi calzari loro,
E piano le mani e lo sguardo muovono
E con le spalle si esprimono?
Come con i loro dorati nastri
Le candide fronti splendono,
Sotto le preziose perle
Il soave petto respira?
Come attraverso le azzurre vene
Scorre il roseo sangue,
Sulle gote, le fossette
Ardenti, l'amore impresse?
Come i loro sopraccigli di zibellino
Lo sguardo di falco colmo di scintille,
I loro sorrisi, le anime da leone
Anche i cuori delle aquile fendono?
Se tu avessi visto codeste leggiadre fanciulle,
Avresti le giovani greche dimenticato
E sulle sensuali ali
Il tuo Eros verrebbe incatenato.

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    Info

    Riferimento:
    Gavrila Romanovic Derzavin (Karmaci, Governatorato di Kazan, 14 luglio 1743 - Zvabnka, Velikij Novgorod, 20 luglio 1816) -
    Poeta, scrittore e drammaturgo russo.
    Viene ricordato come il maggiore rappresentante della poesia russa del XVIII e dell'inizio del XIX secolo.

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