La sera comincia a far freddo te ne accorgi dai fiori che si nascondono, rimangono i colori nei pensieri. Cammino solitario gabbiano con un alito di mare che leggero punge il viso, mentre guardo ad oriente cercando la luna. Al mattino comincia a far freddo te ne accorgi quando le prime carezze di luce che filtrano tra le fessure di persiane dispettose fanno male. Silenzioso viandante nei giorni che compiono il ciclo, con quel lento incedere come lo scandire di una malinconia latente che non vuole abbandonare l'anima e si culla nei pensieri. Sono stanco, inciampo nei mie passi a volte barcollo, a volte mi ritrovo occhi al cielo. Vorre che tu fossi qui a regalarmi quell'odoroso silenzio d'amore che aiutassi queste tremolanti mani a rovistare nei colori dell'anima Sono il poeta dell'amore che si fa beffe delle emozioni eppure lo dipingo con i colori più belli, quelli dei tuoi occhi Amore mio, lo vivo con la gioia di un bambino che ancora non sa quanto sia amaro vivere. Questo Amore nascosto tra le pieghe dei fiori dimenticati nelle fessure dei muri che il tempo segna con delle profonde cicatrici. Questo amore timida stella per cieli troppi grandi. Forse è il tempo di smettere di fare finta, lasciare parlare le emozioni. Ti racchiudo in una conchiglia e ti lascio al mare capita magari che un onda ti riporti da me.
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