Lo osservava da qualche tempo, ma da lontano. Lo aveva visto agire e volare, lo aveva visto costruire e contemplare. Quell'immagine che colpisce l'occhio, con la bellezza del ritmo e del colore, sguardo che mai aveva visto... Un po' divertita, aveva aspettato che fosse lui a cercare lei. Poi tutto trovò il suo equivalente e fu inutile cercare di stabilire qual era la struttura dello spazio, l'attività tipica dell'immaginazione non era indagare, manifestare il reale, bensì di superare il limite pagano e profano. Inebriata dal suo profumo, rapita da tanta bellezza era tutto perfetto così, non c'era nulla da cambiare... Un battito ritmico e costante aumentava sempre più, lo spazio si riempì di cesti e suoni e fu come se la luce risplendesse ovunque, il mondo sembrava immobile e paralizzato. Si addormentarono molto tardi... E lei decise che non avrebbe mai smesso di amare quell'uomo.
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