So che il mondo gira attorno a me, ma, come ad esso estraneo, solo, non ne subisco il movimento. Un cerchio mi pare questa vita. da sola s'insegue ogni giorno, dall'alba al tramonto, da luce ad ombra, dallo spuntar delle stelle al loro perdersi; piano le riassorbe l'universo ignare e mute come ce le ha offerte al cader della sera.
Monotono, vizioso questo susseguirsi di tempi sempre uguali.
Gira su se stessa l'esistenza in cerca di speranza. Il dopo è nel credo di ciascuno, il certo nel corporeo. Qui si spezza il cerchio e spirale diventa verso un infinito che non vedo, ignoto, inconoscibile, ma verso cui l'animo anela, per unirsi ai cerchi che lassù m'appaiono e, come spirali, all'alba di ogni giorno nell'etere sfumano, lasciando la speranza di ieri, viva, protesa a riguadagnar la vita in un cerchio nuovamente chiuso, ma finalmente solo tuo, per sempre.
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