Un altro dolore improvviso, uno sparo, un altro cuore di un alpino fiero oggi si è fermato a Bala Murghab. Luca sei nato da una terra forte che la tua forza ti correva dalla mente alle ossa che ti ha condotto in queste montagne nude e nere per gli ideali più alti che la tua penna sul tuo capo ha tanta memoria. E queste montagne oggi sono in ginocchio per il dolore in questa valle ancor secca di questo inverno mai così duro per la nostra patria che le lacrime corrono nelle crepe per quanti ti amano e piangono. Eri un soldato, lo sarai sempre e vivevi accanto alla morte che oggi non ha vinto. Erano i tuoi ultimi battiti che le mie mani, lontano da te, in un'altra valle arida erano sporche di sangue per un'altra vita di Ghaul Seka bimba afghana, per le sue ustioni, il suo dolore lacerante sul suo viso magro. Per salvarla anche lei da questa guerra che ha in Afghanistan volti di una crudeltà che non conoscevo di fuoco vivo che fonde la sabbia, di una miseria anch'essa della guerra che inquieta anche le pietre di questi aridi deserti. Ed i vostri destini oggi si sono incrociati in questo tempo nero e si sono guardati trasparenti e la morte, Luca, che ti ha colto di sorpresa si è spaventata per la speranza di vita di Ghaul Seka.
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