So poco della notte ma la notte sembra sapere di me, e in più, mi cura come se mi amasse, mi copre la coscienza con le sue stelle. Forse la notte è la vita e il sole la morte. Forse la notte è niente e le congetture sopra di lei niente e gli esseri che la vivono niente. Forse le parole sono l'unica cosa che esiste nell'enorme vuoto dei secoli che ci graffiano l'anima con i loro ricordi.
Ma la notte deve conoscere la miseria che beve dal nostro sangue e dalle nostre idee. Deve scaraventare odio sui nostri sguardi sapendoli pieni di interessi, di non incontri.
Ma accade che ascolto la notte piangere nelle mie ossa. La sua lacrima immensa delira e grida che qualcosa se n'è andato per sempre.
Cara amica, poichè la notte è la madre di tutte le cose, tutto nasce e ritorna nel grembo della notte, perchè nella notte opera la forza creatrice di tutte le cose, dove il tempo non esiste come finzione della vita che passa... Ciò che delira nelle nostre ossa è il grido delle nostre passioni insoddisfatte, il cui eco risuona anche nelle nostre vite future...
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