Mi butti una briciola di libertà così come se mettesse al cane un osso, mi butti tanto vento e pioggia addosso e ti aspetti convivenza in contagiosità... mi sembra aberrante e assurda la tua persistente e atroce combattività ma tu ridammi almeno per un giorno, un'ora, un po' di pace e serenità, la terra si è fermata per mesi adesso fermati che tocca a te e forse primavera che ho perduto, che perde i petali in vento e ali fioriscono sbucando il petto rinascerà, atipica ma sana respirando vita ed atemporalità, sarà la mia primavera infinita dal vecchio cimitero, fin'alla città.
Ridammi l'affettività che s'impietrisce tra confusione e atrocità e forse basterà per tutti e due se fingo amnesia, dei sorrisi, cecità. Chissà se basta per tornar indietro il tempo ma io con te dei compromessi non farò... ridammi primavera che ho perduto e che per libertà non scambierò!
E se per caso non capisci ancora il mio odio e la causticità, ammazzati veloce e butta via quella corona ossidata, annerita che non c'è posto per il re delle atrocità, fra poco regnerà il terribile estate con aureola di fuoco e ti brucerai lasciami prima di baciar la primavera che tempo secca l'aria nei polmoni ma anche tu fra poco te ne andrai.
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