Scritta da: Fabio Teonick

Cosa era per te?

Non ci posso credere
Ci siamo amati come pochi
Ci siamo divorati come nessuno
Mi sono nutrito di te
della tua carne
del tuo sesso
dei tuoi sorrisi
di quello che non riesci a chiamare amore

Cosa era per te?
Mi hai solo scopato?
Mi hai solo fottuto?
Ti piace fare l'amore con me
No forse non facevi l'amore
Io facevo l'amore tu mi scopavi
come un pezzente
come un gigolò
come quello che tuo marito non riesce ad essere

Eppure li so riconoscere gli occhi di una donna che ama
Sei riuscita a fottermi due volte
Mi ha solo trombato
e sei riuscita a fingere
forse è per questo che ti amo
forse è per questo che ti odio

Sei arrivata alta e sinuosa
perché non mi hai lasciato nella mia beata innocenza?
Perché hai voluto me?
Non sono uno stallone
non sono un gigolò
Non sono nemmeno un poeta maledetto
Sono un fottutissimo mezzo uomo
che ha ceduto alle tue lusinghe

mi hai guardato negli occhi
mi hai preso le mani tra le tue mani
bellissime mani le tue
mi hai mostrato i tuoi seni bellissimi
ti sei fatta baciare fino a svenire
abbiamo fatto l'amore
finché non mi hai supplicato di smettere
eppure volevi farlo ancora
Non riuscivi a staccarti

Lo abbiamo fatto tante volte da quel giorno
Cosa è cambiato?
Mi sono prostituito
non per soldi
per un misero tozzo del tuo cuore
me lo hai fatto elemosinare
ho strisciato
perfida e bellissima
Dicevi e dici di volermi bene
So che non avresti lasciato mai tuo marito
non te l'ho mai chiesto
non ti ho mai chiesto nulla io
se non che mi concedessi uno sprazzo di sincerità
Non avevo bisogno che mi chiamassi amore
mi sarebbe bastato che mi stavi solo scopando.
Ora ti preoccupi della mia sofferenza?
Ora ti chiedi se è giusto?
Ora ti spiace se non vivo la mia vita?
Allora mi hai solo scopato
mi hai scopato tutte le volte
e allora cos'erano quelle lacrime
sul tuo volto ad ogni orgasmo?
Mi ami? Mi scopi?
Cazzo dimmelo, ma dimmelo in faccia

Io non ti ho mai scopata
ti ho dato tutto me stesso
in ogni orgasmo ho sperato di morire
dolce sarebbe stato morire dentro di te
finalmente la mia vita si sarebbe conclusa come è cominciata
con un lungo orgasmo
un pianto senza singhiozzo

fanculo
fanculo te
fanculo me
fanculo la tua fica
fanculo il tuo corpo di strega
fanculo la tua voce
fanculo i tuoi begli occhi
fanculo anche quel cornuto di tuo marito
fanculo il giorno che sei venuta a lavorare con me
fanculo oggi
fanculo il mondo
fanculo quelli che diranno che me lo avevano detto
fanculo il giorno e fanculo la notte
fanculo i sogni in cui vieni a trovarmi
fanculo la tua pelle di seta
fanculo le tue mani leggere
fanculo le tue dita lunghe
fanculo le tue labbra carnose
fanculo i tuoi denti splendenti
fanculo le tue gambe lunghe e affusolate
fanculo il tuo seno
fanculo il tuo essere moglie
fanculo me che ti amo ancora

Questo avrei voluto dirti oggi
eppure sono ancora qui
ad aspettare te
ad uccerdermi un altra volta
come tutte le volte che mi dici "ciao amore"
"ti voglio bene"
Fanculo i "ti voglio bene"
non voglio il tuo bene
io voglio te
voglio potermi svegliare con te accanto
e poter morire un giorno sapendo di averti accanto

lo so mi hai sempre detto
che non lo avresti lasciato
e allora cosa era quello sguardo nei tuoi occhi?
Se mi avessi lasciato 50 euro sul comodino
e vestendoti non ti fossi girata nemmeno
se te ne fossi andata
senza neanche rivolgermi lo sguardo
io ora potrei anche sentirmi meno trafitto dal tuo crudele perbenismo
Dai tuoi sensi di colpa
dalle tue lacrime dense
dal tuo senso del tradimento

Eppure nonostante questo non riesco ad odiarti
e se ti vedessi ora con le valige
fuori dalla mia porta
sarei l'uomo pi felice della terra.

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    Scritta da: Fabio Teonick
    Riferimento:
    Dedicata a lei...
    Firmata dall'inseritore.

    Commenti


    21
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    La poesia esprime un'intensa gamma di emozioni e riflessioni su una relazione complessa e travagliata. Rappresenta un dialogo interiore in cui l'io narrante cerca di comprendere cosa quella relazione abbia realmente significato.

    La poesia affronta temi di amore, lussuria, desiderio e tradimento, ed esplora l'ambiguità delle emozioni umane. L'io narrante sembra vivere un conflitto interiore, oscillando tra l'amore e l'odio, cercando la sincerità e la verità in una relazione che sembra essere stata basata principalmente sulla passione fisica e sull'inganno.

    Il linguaggio crudo e volgare utilizzato nella poesia enfatizza l'intensità delle emozioni e la profonda confusione del narratore. La poesia riflette la complessità delle relazioni umane, in cui l'amore e il desiderio possono mescolarsi con il dolore, l'odio e la delusione.

    Il tono della poesia è molto personale e appassionato, rappresentando le emozioni profonde e conflittuali dell'io narrante. Mentre la poesia può sembrare cruda e controversa, è importante ricordare che l'arte può essere un modo potente per esprimere le emozioni e le esperienze personali.
    20
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    ....o come stavo male! :D
    19
    postato da , il
    Da uomo ti capisco avendo vissuto e vivendo la tua stessa esperienza........nn puoi mollare come nn lo faccio io.....siamo schiavi di lei......auguri
    18
    postato da , il
    TE LO GIURO NON HO MAI SENTITO UNA POESIA COSì BELLA.....E POI SCRITTA DA UN MASCHIO....X ME TU ORA SEI MOLTO TRISTE è VERO??? SI O NO SPERO KE MI RISPONDERAI PRESTO BYBY BACI CLACLY...
    17
    postato da , il
    sul serio bravissimo hai espresso la tua opinione pure se è un po volgare hai fatto bene sei un bravo poeta bravoooooo

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