Mi dici parole taglienti, che aprono ancor di più le mie ferite, il dolore forte di un pugno sui denti. Se prima era poco, ora è molto il sangue che esce, la mia essenza di sporco peccatore abbandonato e tormentato dall'amore assenza. Non si può avere la conoscenza della vita e questo causa altre lacerazioni tra le dita della mia mano. Gioco con le rose, non più belle dei tulipani, ma più forti, spinose.
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