Che l'amore trionfi sussurrò colui che era definito il vile, colui che per le sue colpe era stato trafitto da qualsiasi verbo che le persone erano un grado di proferire in base a una sola campana suonante. Da uomo schernito, lui si alzò, guardo tutti e disse: "che il mondo non mi abbia donato la perfezione io lo so, ma mi ha donato la capacità di capire il mio errore e trasformalo nel mio vantaggio più grande. Chi parla è colei che l'amore non sa cos è e lo usa per dare più corpo alla sua vita priva di evento, al suo spirito privo di sogni. Che l'amore trionfi, ma per chi lo usa per sentirsi meno solo sia il più grande dolore della sua vita" questo è l'uomo vile, che in un battito d'ali e uno sguardo rivolto al cielo, cancella il suo passato e rivive nel sorriso di quelle persone per cui lui è il valore non ciò che rappresenta.
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