Camminare, passeggiare sotto le fiaccole della luna, una strada brecciata girovagante alle colline. Alberi, rami protesi, plaghe d'ombra, oscure caverne, smerlettate, maculate, occhieggia la luna fra le foglie vibranti nella brezza. Baciare le dolci labbra, sotto l'ombre maculate, dell'innamorata mentre gli occhi sfavillano ai raggi lunari. Bisbigliare parole d'amore nell'incanto della notte: mille archetti sonanti le note di cristallo di un usignolo. Sfiorare il caro volto, seguire la curva del bianco collo. Sentire la passione ardere gli innamorati sospirosi, come verdi rami al fuoco, e fondere nel crogiolo la più preziosa lega: l'Amore. Una mano sfiora, zeffiro, il volto tuo. Un nembo nero mangia la luna, un'oscurità abissale assale la terra. Sfiorati voglio ma non ti trovo, ti cerco ma non ti trovo, svanita come la luce lunare. Sono rimasto solo nel vento, che sibila sinistro nella foresta. Una lacrima spaurita scende tremula sulla guancia.
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