Si sorprende se le ombre avvolgono una spiga dorata, dorme vivendo su fresche abitudini, cerca un sogno di stelle due occhi e un lago profondo nel quale specchiarsi. Vuole un cuore grande da abitare e non sa dove andarlo a cercare. Scrivo queste righe sulla gente in una notte senza voce e immagino la mia città rubata dalla neve, pura e limpida sconosciuta; le cose più belle potrei scrivere con le dita sulla strada di un amico sdraiato in un pensiero che mai andrà perduto. La neve, magico candore... su di lei potrei lasciarmi andare, mentre mia madre sogna, e corre nel sonno i suoi campi fioriti.
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