Contemplare il tuo viso nel buio della notte, mamma, porta in sé mille granelli di serenità impersonati nel vento che muove dolcemente l'esterno del mondo... sentire il tuo respiro, mamma, mentre tutto tace intorno vive di un'immortalità interiore, che niente e nessuno può soppiantare... avvertire il suono del tuo sorriso, mamma, traspone questo cuore che è in me ma che è tuo in una dimensione sconosciuta, ove non esiste rancore né rabbia... viverti, mamma, è come guardare da spettatrice a quello scenario creato da te qual è la mia vita. Il tempo passa e sembra che le tue prime rughe contino ancor più i miei giorni con te e nel contempo non trovo alcun numero che possa avvolgerti in una gelida notte d'inverno per scaldarti perché è l'infinito a unire il mio cuore al tuo e non la finitezza.
L'infinito, e il suo simbolo..
Quanto era ricorrente anche tra di noi.
Un disegno, uno sguardo, un silenzio.
Un rebus, un gesto, una musica.
Non molte parole, ma amore infinito.
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