Scritta da: Simona

Le Vampire

Toi qui, comme un coup de couteau,
Dans mon coeur plaintif es entrée;
Toi qui, forte comme un troupeau
De démons, vins, folle et parée,

De mon esprit humiliè
Faire ton lit et ton domaine;
- Infâme à qui je suis liè
Comme le forçat à la chaîne,

Comme au jeu le joueur têtu,
Comme à la bouteille l'ivrogne,
Comme aux vermines la charogne
- Maudite, maudite sois-tu!

J'ai priè le glaive rapide
De conquérir ma libertè,
Et j'ai dit au poison perfide
De secourir ma lâchetè.

Hélas! le poison et le glaive
M'ont pris en dédain et m'ont dit:
"Tu n'es pas digne qu'on t'enlève
À ton esclavage maudit,

Imbécile! - de son empire
Si nos efforts te délivraient,
Tes baisers ressusciteraient
Le cadavre de ton vampire!"
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    Scritta da: Eclissi

    Inno alla Bellezza

    Tu vieni dal profondo cielo o sorgi
    dall'abisso, o Beltà? Versa il tuo sguardo
    infernale e divino, mescolati,
    il beneficio e il crimine, e per questo
    al vino ti potrei rassomigliare.
    Hai nell'occhio l'aurora ed il tramonto;
    come una sera tempestosa spandi
    profumi; ed i tuoi baci sono un filtro,
    e la tua bocca un'anfora, che fanno
    coraggioso il fanciullo, l'eroe vile.
    Sorgi dal nero abisso oppure scendi
    dalle stelle? Il Demonio, affascinato,
    come un cane è attaccato alle tue gonne;
    spargi a caso la gioia ed i disastri,
    e tutto reggi, e di nulla rispondi.
    Sopra i morti, o Beltà, di cui ti ridi,
    cammini. Non è il meno affascinante,
    l'Orrore, tra le tue gioie; amoroso
    sopra il tuo ventre orgoglioso danza
    l'Omicidio, fra i ciondoli il più caro.
    Vola abbagliata verso te l'effimera,
    o candela, fiammeggia stride e dice:
    "Benediciamo questa torcia! " Anela
    l'innamorato chino sulla bella,
    e ha l'aria d'un morente che accarezza
    la sua tomba. O Beltà, che cosa importa,
    o mostro spaventoso enorme ingenuo,
    che tu venga dal cielo o dall'inferno,
    se mi schiude la porta il tuo sorriso
    ed il tuo piede e l'occhio a un Infinito
    adorato ed ancora sconosciuto?
    Di Satana o di Dio, che importa? Angelo
    o Sirena, che importa se mi rendi,
    - fata dagli occhi di velluto, ritmo,
    profumo, luce, unica regina! -
    questo universo meno ripugnante
    e questi brevi istanti meno gravi?
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      Scritta da: Eclissi

      A una passante

      Urlava attorno a me la via assordante.
      Lunga, sottile, in lutto, maestoso
      dolore, alto agitando della gonna
      il pizzo e l'orlo con fastosa mano,
      una donna passò agilmente, nobile,
      con la sua gamba statuaria. Ed io,
      come un folle, bevevo nel suo occhio
      - livido cielo nel cui fondo romba
      l'imminente uragano - la dolcezza
      affascinante e il piacere che uccide.
      Un lampo... poi la notte! - O fuggitiva
      beltà, per il cui sguardo all'improvviso
      sono rinato, non potrò vederti
      che nell'eternità? In un altro luogo,
      ben lontano di qui, e troppo tardi,
      mai, forse! Perché ignoro dove fuggi,
      e tu non sai dove io vado, o te
      che avrei amata, o te che lo sapevi!
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