Scritta da: Chiara Cotti

Mattino

Aspro amore, viola coronata di spine,
cespuglio tra tante pasioni irto,
lancia dei dolori, corolla della collera,
per che strade e come ti dirigesti alla mia anima?

Perché precipitasti il tuo fuoco doloroso,
d'improvviso, tra le foglie fredde della mia strada?
Chi t'insegnò i passi che fino a me ti portarono?
Quale fiore, pietra, fumo ti mostrarono la mia dimora?

Certo è che tremò la notte paurosa
l'alba empì tutte le coppe del suo vino
e il sole stabilì la sua presenza celeste,

mentre il crudele amore m'assediava senza tregua
finché lacerandomi con spade e spineaprì nel mio cuore una strada bruciante.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Sonia Ghinelli

    LXIV Sonetto

    Per tanto amore la mia vita si tinse di viola
    e andai di rotta in rotta come gli uccelli ciechi
    fino a raggiungere la tua finestra, amica mia:
    tu sentisti un rumore di cuore infranto

    e lì dalle tenebre mi sollevai al tuo petto,
    senz'essere e senza sapere andai alla torre del frumento,
    sorsi per vivere tra le tue mani,
    mi sollevai dal mare alla tua gioia.

    Nessuno può dire ciò che ti devo, è lucido
    ciò che ti devo, amore, ed è come una radice,
    nativa d'Araucania, ciò che ti devo, amata.

    È senza dubbio stellato tutto ciò che ti devo,
    ciò che ti devo è come il pozzo d'una zona silvestre
    dove il tempo conservò lampi erranti.
    Vota la poesia: Commenta