Poesie di Rabindranath Tagore

Poeta, drammaturgo, scrittore e filosofo, nato lunedì 6 maggio 1861 a Calcutta (India), morto giovedì 7 agosto 1941 a Calcutta (India)
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Sì, lo so, mio diletto

Sì, lo so, mio diletto,
nulla esiste se non il tuo amore:
questa luce dorata
che danza sulle foglie
queste nubi pigre
che navigano nel cielo
questa brezza che passando
lascia fresca la mia fronte.

La luce del mattino
ha inondato i miei occhi:
questo è il tuo messaggio
al mio cuore.
Il tuo viso si è chinato su di me
i tuoi occhi guardano nei miei
e il mio cuore ha toccato i tuoi piedi.
Rabindranath Tagore
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    Luce, mia luce!

    Luce, mia luce!
    Luce che inondi la terra
    luce che baci gli occhi
    luce che addolcisce il cuore!

    Amore mio, la luce danza
    al centro della mia vita
    la luce tocca le corde del mio amore.

    Il cielo si spalanca
    il vento soffia selvaggio
    il riso passa sopra la terra.
    Le farfalle dispiegano le loro ali
    sul mare della luce.
    Gigli e gelsomini sbocciano
    sulla cresta delle sue onde.

    Amore mio, la luce s'infrange
    nell'oro delle nubi
    e sparge gemme in gran copia.
    Gioia e serenità si diffondono
    di foglia in foglia senza limiti.
    Il fiume del cielo
    ha superato le sue sponde
    e inonda di felicità la terra.
    Rabindranath Tagore
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      Colui che il mio nome rinchiude

      Colui che il mio nome rinchiude
      piange in questa prigione.

      Ho un gran da fare
      a costruirmi intorno questo muro
      e mentre il muro sale verso il cielo
      giorno per giorno
      me ne sto nella sua ombra scura
      e perdo di vista il mio vero essere.

      Sono fiero di questo grande muro
      e lo ricopro per bene di polvere e sabbia
      per paura che rimanga anche
      il più piccolo spiraglio.

      Per questa mia solerzia
      non vedo più
      chi veramente sono.
      Rabindranath Tagore
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        Scritta da: Cristian Fantuzi
        Sognai che lei sedeva vicino al mio capo,
        arruffando teneramente i capelli
        con le dita, suonando la melodia
        del suo tocco.
        Guardai il suo volto,
        e lottai con le lacrime,
        finché l'agonia di parole non dette
        lacerò il mio sonno come una bolla.

        Mi sedetti sul letto e guardai lo splendore
        della Via Lattea sopra la finestra,
        come un mondo di silenzio in fiamme,
        e mi chiesi se in questo momento
        lei sognasse un sogno simile al mio.
        Rabindranath Tagore
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          Scritta da: Rea
          Nella tua eterna veglia,
          tu ascolti i miei passi che s'avvicinano,
          mentre la tua letizia si raccoglie
          nei primi albori del mattino
          ed erompe nell'esplosione di luce.
          Più mi accosto a te, più profondo diventa
          il fervore nella danza del mare.
          Il tuo mondo è uno spruzzo di luce
          che si diffonde, colmandoti le mani,
          ma il tuo cielo è nel mio cuore segreto;
          esso schiude lentamente
          le sue gemme in timido amore.
          Rabindranath Tagore
          Composta lunedì 6 settembre 2010
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            Scritta da: mor-joy

            Io desidero soltanto te

            Io desidero te, soltanto te
            il mio cuore lo ripete senza fine.
            Sono falsi e vuoti i desideri
            che continuamente mi distolgono da te.
            Come la notte nell'oscurità
            cela il desiderio della luce,
            così nella profondità
            della mia incoscienza risuona questo grido:
            "Io desidero te, soltanto te".
            Come la tempesta cerca fine
            nella pace, anche se lotta
            contro la pace con tutta la sua furia,
            così la mia ribellione
            lotta contro il tuo Amore eppure grida:
            "Io desidero te, soltanto te".
            Rabindranath Tagore
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