Poesie di Paolo Melotto

Musicista, nato sabato 19 agosto 1989 a Rivoli (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi e in Racconti.

Scritta da: Paolo Melotto
Suoni stridenti si diffondono nella foschia mattutina.
Solo nella nebbia confusa
nulla si mostra innanzi a me

Hai vissuto abbastanza per poter raccontare qualcosa di te?
Un rivolo di sangue appare in lontananza
passa davanti a me, prosegue la sua strada verso una metà sconosciuta

Qualcuno è forse morto senza dire nulla?
Piccole grida si perdono nel vuoto di una pagina bianca
gocce di sangue impresse nel ricordo indelebile

Hai cercato troppa dolcezza nelle altrui parole
Il miele fuoriesce senza che tu lo possa saggiare
è questa una maledizione?
O forse e solo la prevedibile conseguenza per aver vissuto troppo?

Un tuono elettrico si diffonde ora nell'aria
squarcia l'aureo silenzio, inquietudine vestita di luce.

Un monito giunge infine.
È dunque questa la morte?
Sto raggiungendo l'altro lato dell'inferno.
Redimi le mie membra, prosciuga il ribollente sangue

Nella notte, nelle tenebre più totali.
Esseri maligni, essi hanno crocifisso la luna.
Mi hanno incatenato quaggiù, nel pozzo del mio dolore.
Mi hanno inchiodato al seme della mia pazzia

Nessuno ha mai visto un angelo cadere dal cielo
Qualcuno ha invece scarnificato vivo un povero bambino

Laggiù, sopra le montagne, sulle fredde alture insensibili
Un lupo solitario ti fissa immobile, osserva ogni tuo movimento
Urla, grida, morte che si bagna nella linfa porpora.

Io ho visto tutte le ere di questo mondo.
Io ti ho visto, uomo, mentre uccidevi tuo padre
ti ho visto, mentre bruciavi i tuoi antenati, mentre annientavi i tuoi fratelli.

Ti ho visto mentre strappavi la carne dagli esili corpi dei miei simili.
Ti ho visto mentre strappavi capelli per farne tappeti, mentre staccavi denti per farne collane.
Ti ho visto mentre mangiavi la tua carne, mentre ti tagliavi la gola,
mentre morivi nel tuo stesso sangue

Chiedo umilmente perdono per ogni chiodo che ho fissato al mio corpo.
Perdono per ogni proiettile che mi sono sparato in testa
Per ogni lama che ha ridotto i miei polsi in cenere

giù per la spiaggia una danza continua senza fine.
Mille esseri luccicanti danzano in cerchio, pregando il mare
ti vedo, inerme nelle gelide acque limpide.

Non vi preoccupate.
Sanguino ormai da molto.
Presto vi lascerò per sempre.

Sveglia,
vieni con me.
Ti porterò in posti ignoti
avanti,

scegli il segno del tuo giorno,
scegli la strada da seguire
sorprendi la tua vita
regala polvere magica,

seguimi lungo la foresta,
trovami tra gli antichi alberi

ogni cosa si rompe
da ogni cosa esce sangue
e danza.
Paolo Melotto
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    Scritta da: Paolo Melotto

    Sentimento ignoto

    Sinuose forme si muovono nel buio.
    A sinistro chiarore d'un sospiro
    Abbandonarono le loro case
    e si rifugiarono per sempre dietro al mondo.
    La notte arriva per renderci inermi.
    La purificazione di un ingenuo sentimento.
    Scesi ad un compromesso.
    Ciò che ci rende maledetti è segreto.
    Un morbido bacio accarezza il nostro silenzio
    Al semplice suono silente.
    Sospirando sempre e soltanto selvaggiamente
    Ho paura.
    Paolo Melotto
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      Scritta da: Paolo Melotto

      Pioggia Lieve

      Pioggia lieve,
      Pioggia piccola e dolce
      Lasciar il tuo respiro al lieve canto antico
      Sgocciolare piccolo e leggero
      Rugiada bambina,
      un piccolo luccichio brilla nel cuore

      le prime luci sorgeranno
      oggi piove solo per te
      par d'udire salubre brezza
      e prodigo spirito tu ritorni
      onde tu vaghi per le lande deserte
      spirito buono

      l'anima mia soccombe d'eterna stirpe
      goccia di pace tu sembri
      il muschio bagnato mi narra
      di chi passò senza preoccuparsi
      calpestò e l'uccise
      ma tu hai ancora voglia di vivere

      goccia lieve
      lieve bambina
      piccola e leggera tu cadi
      un piccolo luccichio brilla nel cuore.
      Paolo Melotto
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        Scritta da: Paolo Melotto

        Diapason

        Ingenuo corpo celeste.
        Tenue scia luminosa
        Ammaliante ombra

        Archetipo enigma
        Risplendono le vibrazioni giungendo al cuore
        Risuonano le immagini in infinite echo

        Si mescolano tra di loro, formando un corpo pieno di vita
        Diapason malefico di suoni e ricordi
        Onde ininterrotte di pensieri lasciati liberi

        Giungerai alla fine prima o poi?
        Sentirai la magica risonanza tutt'attorno
        Inarrestabile e indistruttibile.

        Petali quelli che si posano sulle tue dita.
        Porpora che Non lascia traccia di se
        Sovrana follia, dolce sentimento

        La bestia prende possesso del corpo senza vita
        Il re combatte per il suo onore perduto
        Il giullare continua la sua danza senza fine

        Lacrime, come speranze in un giorno di pioggia.
        Scendono passando per la valle segreta
        Le lune proseguono, formando un quadro più grande

        Alla stregua di una canzone
        Cantate amici miei, per il giorno del funerale.
        Avanti, morite con me

        Tutto sembrerà più imponente.

        È tutto qua.
        Se tu cerchi il significato.
        È solo un quadro più grande.
        Paolo Melotto
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