Le migliori poesie di Massimiliano Lanfranchi

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Molto molto di più serve
non arrivi ancora al cuore
non sei e non ti serve cambiare
cieco silenzio
sento i passi della tua velocità ma non scappi
sento il peso dei tuoi pensieri ma non sarò
ciò che la tua sete desidera
starò con ciò che il mio tempo assidera
i cammelli nel deserto
sotto il sole il mio cuore
cento passi e scorgo un oasi
forse lì potrò dissetarmi
forse morirò senza sete.
Massimiliano Lanfranchi
Composta giovedì 8 agosto 2002
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    Spegnendo la radio posso sentire la mia mente
    la mia anima ti sta chiamando così forte
    ed è il mio avviso
    è la gabbia per la mia anima
    è il mio filo che corre
    è la mia ombra che si condivide
    e che copre i miei occhi da ciò che ho conosciuto di diverso in te
    dai diversi paradisi che ho raggiunto
    e null'altro che ho lasciato è in tempo per me...
    Ragazze della rotonda
    è una specie di gioia di facciata
    è una sorta di rifugio per gli occhi
    così come sono un rifugiato in te
    ragazze della rotonda
    sembra che si muovano come scogliere
    sembra che preghino qualcuno in un modo speciale
    sembra siano sempre sole e scure di dentro
    posso leggerlo nei loro occhi
    nei tuoi occhi...
    Come le ragazze è la mia preghiera
    il mio desiderio di un trasferimento fisico in quel modo
    in una spettrale domenica al lavoro
    e schifando tutto ciò che toccherei invece che te...
    Come queste ragazze può essere la mia pazzia
    la mia solitudine nei miei cuori
    posso toccare molto di più di ciò che toccherei
    e distruggo me stesso nell'attesa
    in un'altra soluzione temporanea
    in un altro salvataggio dalla confusione
    in un matriarcale carico di delusione
    che posso toccare già solo toccandomi...
    E posso chiederti tutto ciò che vorrei...
    Nessuna risposta sarà chiara né chiarirà la mia mente di bombe
    così che io possa avere una corsa con i demoni della distanza
    così sarà ovvio aspettare ancora e ancora
    dalle montagne verso il mare per sentire più di ciò che posso vedere
    dagli altri fin proprio dentro me...
    Solo io dentro te come in uno specchio...
    Posso rimanere per molto tempo steso sotto di te
    posso costruire la mia casa
    posso autografarla e ridere per niente
    è giusto cenare per il senso di cercare di parlare
    con gli attori che possono venire attorno alla solitudine che sento
    proprio quando sto senza di te
    quando mi chiamo col tuo nome
    e così tanto parlare non può essere una soddisfazione
    non è una pura e semplice equazione
    non è una regolare considerazione
    che ti possa clonare nel mio cuore di distruzione
    temo che possa lasciare le mie lacrime andare in azione
    cercando di porre in esse un'altra ispezione
    verso la fulminea ombra di disperazione
    che mi chiama dentro
    ricordandomi la celebrazione d'ogni giorno
    e declinando verso il limbo ogni pensiero perso in cambiamenti
    non è giusto che io possa cambiare il senso di vivere
    non è vero che io non possa andare nell'oscurità spirituale per te...
    La posso trovare la vita del mio corpo
    posso ascoltare i tuoi sogni
    e i tuoi desideri di ritornare
    scontrarsi con l'apparenza del viaggio...
    Lascia i tuoi sensi liberi di fare...
    Fa' che non t'importi di ciò che dicono
    ascolta solo il tuo cuore...
    Il tuo doppio cuore per le tue maschere...
    Le tue doppie sensazioni in questi tempi...
    Un occhio per me può essere sufficiente
    proprio una ragazza della rotonda può allargare il suo occhio
    può lentamente parlare toccando la mia maschera
    posso lasciare che il suo viso tocchi la mia mente...
    Per la pace più importante.
    Massimiliano Lanfranchi
    Composta venerdì 30 settembre 2011
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      Mare grande
      anima del mondo
      vivo dentro te
      come leggere vele le anime ignoranti
      pesanti i miei pensieri sul fondo
      vedono ciò che resta
      è un misero canto
      le tue onde che da qui ascolto piango chi vuole solo il bello del giorno
      ma cadranno
      io non potrò far altro che esultare
      alla tua ennesima vittoria.
      Massimiliano Lanfranchi
      Composta martedì 31 maggio 2011
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