Scritta da: specchio
La linea della vita
tu! Un muro da abbattere, un ostacolo da superare, una lacrima da versare
io! Un sogno già vissuto, un ricordo da rammentare, un libro letto da dover posare
noi! Un errore dettato dal fato solo per far divertire chi la linea della nostra vita ha disegnato,
con la sarcastica consapevolezza che il quel momento due sguardi, due cuori si
sarebbero incontrati come una arpa un violino In un concerto di memorabile bellezza.
Due mani sfioratisi solo il tempo per catturarne il calore il sudore, l'intenso ardore in un fondersi
nel pensiero di un metallo pronto a divenire spada per chiunque tenti di rapire questo amore
con l'intensa voglia di stringersi ma per un solo attimo, il tempo di un respiro
di uno sguardo annebbiato da una lacrima che discendendo segna i visi per poi cadere
da qui un guardarsi indietro per poi proseguire lungo la propria via per mai più forse rincontrarsi.
Giuseppe Gabriele
Composta sabato 18 aprile 2009
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    Scritta da: specchio

    La mia vita

    Catturato, imbrogliato come un fuggiasco, nato libero
    forte della mia innocenza, ma consapevole della probabile fine,
    corro, corro, sempre più forte, cercando un rifugio un posto
    dove prendere fiato, organizzare la mia latitanza

    Dietro un sogno accanto un pensiero il mio fuggiasco cuore
    trova rifugio da un amore indomabile, piangendo voglioso
    di uscire fuori e rendersi visibile alla sua presenza.
    no no no urla la voce della coscienza non posso dare vita
    a un amore che di grandezza distruggerebbe la mia
    libera indipendenza

    Blasfemo amore, sempre più forte dell'essere soli,
    come una calamita attiri due cuori li costringi soggiogandoli.
    Dell'ardore li inebri, carezzandone i sogni, ponendoli dinnanzi
    all'arrivistico star soli. Oh amore a te rivolgo il mio tesoro
    tienilo stretto tienilo forte dammi le chiavi del tuo cuore
    ho da porre in lui tutto ciò che di mio ora e tuo

    Ti sei presa il mio amore mi hai reso il tuo, che di sicuro
    di eguaglianza ne e al pari, adesso, soli, nell'universo a condividere ciò che in noi nasce cresce e infinito si appresta a divenire.
    Pronti a dare la propria vita in nome dell'amore che il sigillo
    pose con un sì fermo e forte.

    È questo l'amore? È questo che vuol dire amare?
    Oh Dio disconoscevo questo sentimento forte, ci fa sentire
    il metallo più duro, la pietra più preziosa ma ci piega dinnanzi ai nostri sguardi,
    si illumina al solo dire ti amo che con il calore e a colpi di passione riesce a modellare il forte amore
    creandone un intrecciato anello che al dito di fiducia eleva grandiosi mura
    e il fardello di due cuoricini ne rafforza il sigillo e ne venera il costruire di più profondo amore
    che il nome di famiglia porta nel cuore.
    Giuseppe Gabriele
    Composta mercoledì 10 febbraio 2010
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