Restano incrostati nelle grotte
del mio anelito sommerso,
nell'adolescenza sfuggevole che si dissipa
e che raramente vidi da vicino
sempre troppo lontani dal mio sguardo
quei tuoi lineamenti che tanto amavo!
Di lei s'impadronisce la malinconia
per i fantasmi osceni della mia torpitudine.
Intorno s'addossa il silenzio tremendo del mare;
irriverente...! Sui fondali che portano al golfo del Darién
il tuo sguardo opaco, induce a guardare
quei ricordi deformati che t'hanno in quest'angolo
affidato al capriccio di correnti ignote.
Clemente Cipresso
Composta venerdì 19 maggio 2006
Vota la poesia: Commenta