Le migliori poesie di Antonino Gatto

Libero professionista, nato martedì 16 maggio 1972 a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione, in Proverbi e in Diario.

Scritta da: Antonino Gatto

Poesia

Un foglio innevato
ed inchiostro corvino
insieme a banchetto
per un progetto divino.

Mescolare a dovere
pensieri e parole
e sposarli in eterno
alla luce del sole.

Così sono nate
sotto luce soffusa
esemplari poesie
dalla grammatica confusa.

Portate dal fato
a sfiorare ogni cuore
con orecchio sincero
e dentro l'animo amore.

Per donare un brivido
che ti tocchi e fugga via,
verso la prossima anima
bisognosa di poesia.
Antonino Gatto
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    Scritta da: Antonino Gatto

    Come un granello di sabbia

    Ho affidato al mare i miei pensieri,
    non sapendo dov'eri, fino a ieri,
    sono stati cullati come fronde,
    in balia dei venti, e delle onde.

    Hanno visto migliaia di tramonti,
    e affrontato le più anguste correnti,
    per arrivare a sciogliersi come fiocchi,
    nel granello di sabbia, dei tuoi occhi.
    Antonino Gatto
    Composta venerdì 20 novembre 2009
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      Scritta da: Antonino Gatto

      Donna

      Quando vuoi sapere cos'è l'amore
      Chiedilo ad una donna
      Quando vuoi una cura per il tuo dolore
      Innamorati di una donna
      Quando vuoi scoprire cos'è la gioia
      Fai felice una donna
      Quando vuoi dare un senso alla tua vita
      Fallo con una donna
      Quando vuoi specchiarti negli occhi di un figlio
      Cercalo in una donna
      Quando chiuderai per sempre i tuoi occhi
      Fa che siamo le sue mani a stringere le tue.
      Antonino Gatto
      Composta mercoledì 8 marzo 2023
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        Scritta da: Antonino Gatto

        Notte d'agosto

        Fuochi di stelle, in quella notte d'agosto,
        mentre il pigro già dorme, ma come un cardine al suo posto,
        un ragazzo ubriaco nella città abbandonata,
        ed un fuoco sulla spiaggia con una chitarra scordata.

        Vacanze d'estate, per allontanare la noia,
        cambiali firmate per pochi giorni di gioia,
        tornando al lavoro con l'amaro nel cuore,
        ma qualche foto, e la pelle che ha cambiato colore.

        Rituale d'estate che si ripete ogni anno,
        di gente comune che abbandona ogni affanno,
        per godersi una spiaggia baciata dal mare
        o la fresca montagna fra pinete e cicale.

        Quanta gente si chiede con la testa all'insù,
        com'è bella la vita sotto quel cielo blu,
        mentre cade una stella nel cielo incantato
        di quella notte d'agosto, che ci ha lasciato senza fiato!
        Antonino Gatto
        Composta sabato 15 agosto 2009
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          Scritta da: Antonino Gatto

          Perché siamo venuti al mondo?

          Un giorno mi hai detto di essere pronto,
          ed ho deciso di metterti alla prova, regalandoti la vita.
          ... mi aspettavo un "Grazie" ma non sapevi parlare,
          allora ho deciso di regalarti il dono della parola.
          Ma eri troppo giovane per capire,
          allora ti ho preso per la mano e ti ho aiutato a crescere.
          Sei caduto mille volte, piangendo,
          ed hai avuto sempre accanto qualcuno che ti tirava sù regalandoti un sorriso.
          ... mi aspettavo un "Grazie" ma forse non sapevi che esistevo,
          allora ti ho dato la possibilità di studiare.
          Ma quando sei cresciuto, hai pensato di non aver più bisogno di nessuno,
          ed hai fatto soffrire chi ti ha cresciuto, ed amato.
          ... speravo che ti fossi accorto che non sei solo in questo mondo,
          ma hai impegnato dieci anni della tua vita pensando solo a te stesso.
          ... ti ho ascoltato, ma le tue uniche parole erano per chiedermi altro,
          come se non fosse abbastanza quello che ti ho dato.
          Ti ho regalato un cielo ricco di stelle,
          un sole splendente per dar vita alla terra,
          mille colori di luci al tramonto,
          ed una splendida luna per specchiarsi sul mare.
          ... ed ero li a guardarti, ogni giorno
          ma tu non hai mai alzato il tuo sguardo ai miei occhi!
          Allora ti ho regalato l'amore, sperando che ti potesse servire a diventare più buono
          e tu hai trasformato la donna in tua schiava,
          dicendo di amarla, e l'hai tradita alla tua prima occasione!
          Quante volte ti ho parlato, ma tu non ti sei mai accorto di me!
          ... ma ti ho sempre voluto perdonare, e ti ho regalato un figlio
          e poi all'improvviso, avresti desiderato ubbidienza,
          anche se tu non l'hai mai fatto.
          Ti ho permesso di lavorare, ed essere felice,
          ma tu hai voluto arricchirti,
          hai speso tutto ciò che guadagnavi, senza rinunciare ai tuoi divertimenti,
          ed un giorno mi sono presentato ai tuoi occhi,
          nelle vesti di un uomo affamato,
          ma tu mi hai negato il pane!
          Allora ho sperato che portassi rispetto almeno a chi ti ha cresciuto,
          ma tu hai detto che eri molto impegnato,
          e gli hai negato una carezza quando ne avevano bisogno.
          E ti sei accorto di quello che anno fatto per te solo quando li hai persi.
          Hai pianto!
          ... ed io ero lì a guardarti,
          pentito di averti messo al mondo.
          Un giorno eri in grande difficoltà, e mi hai chiesto aiuto,
          ti ho mandato un Amico,
          non l'hai mai capito!
          Ogni giorno al sorgere del sole, ti ascolto
          e ancora mi stupisce il tuo silenzio.
          Vorrei tanto poterti parlare, magari con le parole di un tuo Amico,
          e spingerti a pensare che questa tua vita è breve,
          e gli unici ricordi che conserverai quassù,
          saranno le buone azioni che hai compiuto sulla terra.
          E per chi non avrà nulla da ricordare,
          la sua seconda vita finirà ancor prima di iniziare...
          Antonino Gatto
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